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giovedì 29 dicembre 2011

Ecco, ci sono anch'io


Questo è il mio primo post. Non è facile scegliere la linea di partenza in un giorno di fine anno, quando tutto è programmato a celebrare una fine e pochi pensieri sono ancora orientati a un inizio. Farò leva sulle mie passioni, sulle esperienze, sulle suggestioni che i ritrovi tra amici creano ogni volta, le foto che ricordano gli incontri, i gusti condivisi e i manicaretti a richiesta.

Oggi che sono in fase di preparazione di qualcosa da portare agli amici per la serata del 31 dicembre, spulciando tra le mie antiche note ho deciso di riportare in auge le tanto amate Cipolline in agrodolce. 
Per me che prediligo antipasti a valanga piuttosto che solidi primi e ingombranti secondi, la scelta di piccoli piatti che stuzzichino gli appetiti e invitino all'assaggio, mi sembra la più  stimolante.

Le dosi per le Cipolline in agrodolce sono:

800 g di cipolline borrettane
80g di burro
3 cucchiai di zucchero
2 mestoli di brodo vegetale
½ bicchiere di aceto di vino bianco
Sale, pepe

PREPARAZIONE:
Pelate le cipolline togliendo la buccia dorata e il primo strato sottostante.
Sciogliete metà del burro in una padella antiaderente, disponetevi le cipolline in un solo strato, salate, pepate e fatele dorare uniformemente girandole con una paletta.
Cospargete le cipolline con lo zucchero, alzate la fiamma e lasciatele caramellare leggermente.

Quando avranno assunto un colore appena dorato, bagnatele con l’aceto e fatelo evaporare.

Girate le cipolline con un cucchiaio di legno, coprite il recipiente con il coperchio, abbassate la fiamma e lasciatele cuocere per 8 minuti, muovendo spesso la padella per evitare che si attacchino al fondo.
Scaldate il brodo vegetale, versatelo sulle cipolline, alzate la fiamma e proseguite la cottura per 5-6 minuti, fino a quando il brodo sarà evaporato e si sarà formato un sughetto sciropposo.
Aggiungete alle cipolline il burro rimasto e fatelo sciogliere completamente, mescolando. Regolate di sale e togliete dal fuoco.
Le cipolline borrettane sono una varietà di cipolle piccole, piatte e consistenti che si trovano anche già mondate nel supermercato tutto l’anno. Cuociono piuttosto in fretta e sono facili da cucinare, richiedono solo una certa dose di pazienza per essere sbucciate.
Possono essere usate come contorno perfetto per carni arrosto oppure lessate e sono eccellenti come accompagnamento ai formaggi, soprattutto quelli stagionati. Potete servirle anche fredde, come antipasto, accompagnate da dei crostini: sistematele in un piatto e portatele in tavola insieme a salumi misti, formaggi stagionati e marmellate, patè di fegato e filetti di acciuga sott’olio.

Potete anche utilizzarle in conserva
Sono infatti già inseriti nel mio programma dei cadeaux del prossimo Natale, quelli elaborati  mentalmente anzitempo, preparati meticolosamente con le proprie mani, donati pochi giorni prima della  festa un pò timorosamente, con la speranza di aver azzeccato i gusti degli amici, di riusicire a dare un significato diverso al solito regalo anonimo comprato al grande magazzino o alla boutique che ti ha svenato come fosse normale.
E si, perchè ormai è un fatto consolidato ritrovarsi dopo le feste un pò più pallidi; passata l'euforia e l'ebbrezza della corsa allo shopping natalizio in cui veniamo assaliti da una specie di malattia mentale che ci rende incoscienti e un pò ebeti  ritorniamo finalmente in noi, ritroviamo la nostra perduta razionalità e allora quegli scontrini nel portafogli, quelle ricevute bancomat che ci ritroviamo in mano un pò per caso e che improvvisamente  sembrano spuntare da ogni dove, ci tormentano la coscienza, ci infastiscono continuamente, ci colpiscono come un pugno allo stomaco, perchè tornano a mettere a fuoco la nostra debolezza, tormentano i nostri sensi di colpa, perchè se non spendi tanto sembra che non ti importa abbastanza, come se non conoscessimo più altro modo per misurare l'amore, l'affetto, la stima, l'amicizia.

Questo anno duro di crisi e di incertezze sembra aver un pò deviato il corso di questo modo di fare e di aver, evviva, dato nuova vita alla creatività, ad una espressione nuova di trasmettersi significati e affetti.
Nel mio piccolo ho regalato piccole cose fatte da me. Liquori e marmellate: di cachi, di melagrane, di zucca e di castagne, accompagnate da formaggi acquistati dal norcino vicino casa, le cui ricette posterò nei giorni a venire e la cui preparazione è iniziata molto tempo prima.
Ho fatto una lista delle persone che rientravano a tutto diritto nel mio progetto, programmato le varietà, le quantità, le modalità di stampa etichette e di impacchettamento, i formaggi da accostare,  cosicchè mi è sembrato che quelle persone care mi siano state accanto per tutto il tempo pre-natalizio, che mi abbiano avvolto in un abbraccio durante le serate post-lavoro passate a sbucciare, a passare, a bollire, a inventare, a incorrere in qualche contrattempo di percorso... e gli auguri che ci siamo scambiati sembrano siano stati davvero più sentiti, anche se quanto donato, materialmente, non aveva un gran valore. Eppure già la sera della vigilia abbiamo condiviso sulla tavola i formaggi con le marmellate, il liquorello al melograno, assaporato queste golosissime cipolline in agrodolce che, per l'appunto, riproporrò tra gli antipasti del cenone di Capodanno.

...dunque dicevamo, nel prossimo cestino di Cappuccetto Rosso, cari amici, troverete Cipolline in Conserva:
Bollite 5dl di aceto e 2 di olio con 100 gr di zucchero e 5 g di sale.
Tuffatevi le cipolline, spegnete, coprite e fate riposare per 24 ore. Trasferite tutto in vasi ermetici con aromi, se volete. Si conservano per un anno.
Nel frattempo... buon anno a tutti. Che sia un anno prolifero di affetti, di sentimenti rinati e ritrovati; che le difficoltà economiche e le aridità interiori vengano superate con agilità, in qualche modo...

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