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giovedì 19 aprile 2012

Ravioli di rosa vestiti



Come al solito cavalco l'onda. Riconosco di non essere per niente originale, mi entusiasmo per poco, come per questi ravioli che mi sembrano un'opera incredibile per quanto in passato mi sarebbero apparsi impossibili da fare, perchè non ero mai riuscita a farli, nemmeno in maniera classica, senza quel tocco di rape rosse.

Se c'è qualcosa che davvero non mi aspettavo quando ho iniziato a scrivere in questo blog, è quanto mi sarei spesa per ottenere un risultato, quanto mi avrebbe presa ed insegnato, quanto avrei voluto mettermi in gioco. Non avrei proprio creduto di buttarmi a tirare di sfoglia, andare dalla suocera a mendicare lezioni per la perfetta riuscita della pasta fatta in casa, lei che quando sono uscita si sarà fatta tre volte il segno della croce e si sarà chiesta in quali mani sia capitato mai il suo povero figlio. Miracoli della gastronomia e della tigna che fuoriesce furiosa quando meno te lo aspetti.

La prima volta sono stata colpita dalle fettuccine di Cinzia: una folgorazione, tipo bimbetta davanti a una vetrina di dolcetti 'Ohhhhhhh'. Mi ero ripromessa che prima o poi sarei riuscita a farne qualcosa di quelle dosi e indicazioni salvate nella mia pagina dei preferiti. Poi, sempre la Cinzia, butta giù l'idea del Think Pink ... e allora è una provocazione! L'occasione giusta per  provare.

La prima prova, invece, tutto da rifare. Un impasto che sembrava un sercio da tirare addosso al proprio peggior nemico. Ho centrato d'un colpo solo il secchio della spazzatura. Poi, in quelle volte che riesco a sorprendere persino me stessa,  molto gentilmente, ho chiesto alla sora Enza dove avevo potuto sbagliare e, meglio, se potevo andare da lei il giorno successivo, ore 14.30, con tutti i miei alambicchi di rape e passate e ripieni da utilizzare, a vedere un pò come si fa 'sto famoso impasto elastico e morbido che credevo sarebbe venuto da sè anche a me e, soprattutto, come si tira la sfoglia ideale per ravioli e fettuccine...
E lei ha tirato fuori la sua tavola enorme, il suo mega mattarello, da brava, bravissima massaia; poi ha tirato fuori anche il grembiule, dovessi sporcarti sai, e poi vai, a lavorare di braccia, a usare il famoso olio di gomito, con 'sta farina  che sembrava non fosse mai abbastanza perchè l'impasto non risultasse comunque appiccicoso. Lei ogni tanto ci infilava dentro ben dritto il suo dito indice e da brava maestra  mi esortava continua, continua... Chi me l'avrebbe mai detto.

Comunque, esperimento riuscito, sono molto soddisfatta dell'insegnamento ricevuto. Certo tra me e lei continua a non esserci quella fluida armonia che potrebbe, è questione di feeling, non riusciamo proprio ad abbatterlo quel muro, quella punta di diffidenza mal celata. Reciproca. Ho imparato con sofferenza a parare i colpi bassi. Ma ho sempre qualche lato esposto. E' questione di carattere.

A parte queste questioni personali di cui non dovrei affatto parlare, ma chissà perchè riverso continuamente in queste pagine tutti i miei pensieri, torno a parlare dei ravioli rosa, per il cui ripieno ho utilizzato soprattutto foglie di insalata, quelle che elimino nella preparazione di insalate fresche, oltre a spinaci e bietole. Insieme, una manciata di mandorle tritate che rendono il composto un pò croccante.
Conditi con burro, che non amo particolarmente, ma che invece stavolta ho particolarmente apprezzato, semi di papavero e ricotta affumicata.


RAVIOLI DI ROSA VESTITI


INGREDIENTI per 35-40 ravioli:

Per i ravioli:
farina di grano '00', 200 g
uova, 2
rape rosse, 2

Per il ripieno:
ricotta di pecora 300 g
uovo, 1
foglie di verdura mista: insalata, spinaci, bieta
parmigiano, 50 g
mandorle tritate 25 g
noce moscata
sale q.b.

Per il condimento:
semi di papavero, 1 cucchiaio
burro, 50 g
ricotta affumicata



PREPARAZIONE:

Disponete la farina a fontana e mettete al centro 2 uova e le rape rosse passate al passaverdure.
Lavorate fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Fate riposare per almeno mezz'ora coperto da un panno.

Tritate la verdura ben strizzata.

In una ciotola lavorate la ricotta con le verdure tritate, il parmigiano, l'uovo rimasto, un pizzico di sale, un nonnulla di noce moscata, le mandorle tritate.

Tirate la sfoglia non troppo sottile. Ricavate con un coppapasta rotondo dei cerchi da farcire con piccole nocciole di composto. Piegate a formare i ravioli chiudendo bene le estremità con i rebbi di una forchetta.

Cuocete in acqua salata, spadellateli un minuto in padella con burro fuso e servite con una grattuggiata di ricotta affumicata e una spolverata di semi di papavero.




Color & Food What Else? Think Pink - scade il 25 APRILECon questa ricetta partecipo al contest di  Cinzia e Valentina:

2 commenti:

  1. OOOOOOOOOOooh, ma questi ravioli rossi sono stupendi. Richiamano in qualche modo i casunziei ampezzani, per la forma e per la scelta di alcuni ingredienti come la rapa rossa. L'idea poi della pasta rossa piace anche a me eccome.I tuoi tentativi e la scelta di farti aiutare hanno dato ottimi risultati, eccome!!
    Brava!

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  2. ..Carola, certo la suocera è davvero mitica! Mi dispiace se le mie indicazioni non sono state chiare.. in realtà io non ho pesato la farina, ma solo la rapa rossa all'inizio del lavoro, alla fine ho pesato il panetto ottenuto, che però era molto morbido e durante la lavorazione ha richiesto che comunque si aggiungesse farina per tirare la pasta.
    Comunque, se questo è servito anche solo in minima parte a rendere più dolci gli sguardi con la suocera, ben venga la pasta tirata a mano! E questi ravioli sono meravigliosi, dopo le tagliatelle e le lasagne, mi mancano gli gnocchi e LORO!
    Grazie infinite!!!

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