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domenica 1 gennaio 2012

Che sia davvero un anno migliore!


Buon anno a tutti! Avete smaltito tutte le ore di sonno non dormite, le fila di bicchieri svuotati in compagnia, l’idea dei bocconi che avete saputo mandare giù senza più fame, senza gusto né sapore?
Superato senza malinconia la fine del caro 2011 e accolto con allegria e decisione il nuovo anno?
Non è inizio dell’anno se nel frattempo, durante i preparativi o nel buio degli spari o alla luce dei fuochi d’artificio, non si è camminato un po’ dentro sé stessi, se non ci si è incontrati neanche un attimo e non si è parzialmente cancellato qualche bruttura personale o caratteriale di quello che è stato; se non ci si è proposti con convinzione o stancamente in una versione migliore.
Nel frattempo è anche aumentata la benzina, il pedaggio autostradale oltre a luce e gas e a nuove tasse che ci attendono minacciose nel corso di tutto l’anno: i buoni propositi del governo. Napolitano ci dice che basta avere fiducia in noi stessi, che possiamo farcela. E allora tanti auguri a tutti! Coraggio!
Se non fosse proprio il primo giorno dell’anno mi sentirei già terribilmente preoccupata e scoraggiata.
Ma per ora meglio raccogliere le idee, le foto, i sorrisi di questa serata appena passata. La testa è ancora offuscata dalle immagini notturne, dalla girandola di saluti, abbracci, auguri, visi incontrati e nuovi conosciuti. Si è preparato qualcosa insieme, qualcun altro è invece arrivato all’ultimo momento con le sue buste disordinate e ha tirato fuori preziosissimi fagottini, presentati con allegria, impiattati con cura.
Sfiziosi e golosi, i fritti delle feste. Tra gli antipasti, i carciofi passati in farina, uova e olio bollente, sono stati tra i primi a raggruppare intorno alla cucina, a sparire in maniera istantanea, una mano dietro l’altra. Li apprezzo particolarmente, oltre che per la semplicità di preparazione, per quella croccantezza che si rompe in bocca, mischiata al retrogusto dolciastro che ti sorprende e si espande alla prima sorsata d’acqua.

Gli ingredienti per i carciofi fritti dorati sono:

4 carciofi teneri
1 limone
3 uova
farina
olio d'oliva

Ieri mattina presto al banco del mercato ho scelto 4 bei carciofi sodi e chiusi. A casa ho cercato di mondarli come meglio potevo, sfogliando i primi strati e poi tagliando in maniera circolare dal gambo fino alla cima. Li ho tagliati in due togliendo la peluria interna e poi ancora in due: da ogni quarto ho ricavato 4 parti. In totale da ogni carciofo 16 pezzi, che ho tuffato in acqua e limone per non farli scurire.
Al momento di cuocerli li ho asciugati, sbattuto 3 uova con una bella presa di sale, messo in padella abbondante olio di oliva a scaldare, quindi passati i carciofi prima in farina, poi nell’uovo e subito immersi nell’olio bollente.
Li ho fatti dorare da entrambe le parti, messi ad asciugare su carta assorbente e aggiustati di sale.
Gustati caldi appena tolti dal fornello sono una vera bontà. Un finger-food  riadattato con i sapori tradizionali dell’antica cucina.





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